Indagine intorno al digiuno intermittente

Digiuno intermittente

Sono anni che ronzo attorno all'idea di praticare qualche forma di digiuno.
Da ragazzina, con mia madre, facevo una giornata di astensione dai cibi solidi in corrispondenza di non mi ricordo neanche più che fase della luna, una volta al mese.
In questi ultimi tempi ho letto qualche libro e qualche articolo sull'argomento e tra questi, quelli che mi hanno incuriosito e attratto di più riguardano tutti il digiuno intermittente.

Così ho deciso di approfondire e questi sono i primi risultati della mia indagine. 
Per prima cosa bisogna dire che esistono varie declinazioni del concetto di digiuno intermittente. Queste sono le principali: 
  • 16-8: prevede un diguno, durante il quale è consentito bere acqua, te o caffè senza zucchero, di 16 ore; mentre è possibile alimentarsi in una finestra di 8 ore;
  • 5-2: si possono consumare pasti 'normali' per 5 giorni a settimana, mentre per i 2 restanti non devono essere superate le 600 calorie circa;
  • OMAD (one meal a day): consente di concentrare in un unico pasto giornaliero tutti i nutrimenti necessari.
Per cominciare mi sono messa sotto osservazione e ho monitorato le mie abitudini alimentari per qualche giorno. Quello che ho notato è che noi mangiamo nell'arco di non più di 12 ore. Ho quindi cercato se vi fosse una variazione dei tre rami principali del digiuno che si potesse adattare a me e ho trovato quello che, almeno in teoria, sembra l'ideale: il 14-10, quattordici ore di digiuno e 10 di alimentazione.
Proviamo...

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#eatfast
#andarmangiandoadieta

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