Dove mangiare a Castel di Sangro: Reale
Solitamente quando vado a mangiar fuori mi guardo intorno, fotografo, annuso, prendo appunti pensando a cosa scriverò su queste pagine. Cerco di farlo non disturbando i miei commensali e senza perdermi il gusto reale di un pranzo o una cena in compagnia.
Qualche volta invece vengo presa da una sorta di pudore e lascio il telefono e la penna in tasca.
L'ultima volta mi successo al CasaDonna Reale da Niko Romito, dove ho seguito l'invito stampato sul menu e, dopo aver scattato una foto di un particolare della sala, ho spento il telefono e mi sono goduta il viaggio.
Lì per lì siamo tutti talmente attenti che nessuno al tavolo fiata e il cameriere deve rompere il ghiaccio con un "Potete tranquillamente parlare!".
Eppure l'atmosfera del Reale non mette a soggezione, anzi, ma sicuramente rapisce e abbiamo tutti bisogno di un attimo per assaporarla.
Sono passati tre mesi da quella domenica al Reale, se si fosse trattato di un altro ristorante avrei finito per non scriverla questa recensione, ma mi sembra giusto tentare... sia per vedere cosa mi è rimasto di questo pasto, sia perché difficilmente mi ricapiterà tanto presto di tornare a Castel di Sangro da Romito e voglio condividere questa esperienza.
Il menu è al buio: sappiamo che mangeremo nove portate, ma per il resto ci affidiamo completamente allo chef e alla sua brigata.
Del benvenuto mi sono rimaste ben impresse le chips di rape rosse con paté di fegato di coniglio: in generale non mi piacciono le interiora, ma finisco per assaggiarle sempre e il dolce e il croccante della rapa contrasta così bene con il sapore deciso del fegato...
Degli antipasti riesco ancora a ricordare la sensazione di bosco che mi ha dato il gel di vitello, porcini secchi, mandorle e tartufo nero, un piatto da mangiare in verticale, un'esplosione di sapori; e la maionese di lamponi dell'emulsione fredda di manzo e olio con dragoncello, io che la maionese non la mangio!
Assoluto di cipolla, parmigiano e zafferano. Speravo con tutta me stessa che questo piatto facesse parte del menu senza avere il coraggio di chiederlo. Assaggiarlo è stata un'esperienza: in bocca arrivano potenti e ben distinti - assoluti - i tre ingredienti, la cipolla del brodo, il parmigiano unico ripieno dei 'bottoni', e per ultimo lo zafferano sebbene anche questo sia nel brodo. Mia madre non riesce a mangiarlo, per me è una sorpresa tale a ogni cucchiaio che non riesco a non mangiarlo.
Buonissima la croccante espressione della lingua, ma la portata più spiazzante di tutto il pranzo è stato il carciofo e rosmarino. Mi dispiace che nessuno abbia immortalato le nostre facce all'arrivo del carciofo... Un carciofo, ottimo nella sua semplicità, solo... letteralmente sconcertante e inaspettato.
Dopo il carciofo non sappiamo più a che punto del menu siamo, ma continuiamo a farci guidare da Romito.
I ravioli di ricotta di bufala, distillato di bufala, pepe e capperi sono un altro piatto geniale e buonissimo che mi fa ringraziare i miei di avermi insegnato ad andarmangiando!
Anche le fettuccelle di semola, gamberi rossi e pepe rosa sono incredibili: il loro colore brillante e il sapore intenso è dato esclusivamente dal gambero.
Devo essere sincera non mi ricordo l'agnello affumicato, aglio e pompelmo rosa...
Ci dà ancora da pensare il dolce: forse perché fuori c'è un tempo da lupi, alla meringa, lampone e mou - dove il lampone è un disco di sorbetto - avremmo preferito qualcosa di più confortante... ma ci siamo rifatti con la piccola pasticceria!
Un solo vino, ma è colpa nostra: abbiamo ancora tanto da imparare!
Prima di andarcene un saluto in cucina. La brigata sta preparando i dessert dell'ultimo tavolo, è un piacere vederli lavorare. Romito mi sembra schivo, ci stringe la mano, ci chiede se ci aspettavamo questo tipo di cucina, ci spiega la preparazione del carciofo: solo carciofo e acqua...
La cucina di Niko Romito è un'esperienza da fare.
Mi piacerebbe tornare, magari in primavera, e avere più tempo per godermi il Reale, ma oggi siamo di fretta: c'è aria di neve e per tornare a Rimini ci vogliono quasi 4 ore...
Reale
via Piana S. Liberata, sn
67036 Castel di Sangro - AQ
086469382
coperti: 5
euro: 670,00
provato il 01/12/2013
voto :))
La fotografia è tratta dal sito del ristorante
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